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Biologico:
Il termine “agricoltura biologica” indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l’impiego di sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi).
Fertilità organica e Rotazione delle colture
Migliorare e incrementare la fertilità organica – tramite l’uso di fertilizzanti organici compostati, la pratica del sovescio, l’interramento dei residui colturali è l’inserimento in ampie rotazioni di colture leguminose, al fine di aumentare quantità e qualità della sostanza organica del suolo. Per sostenere le rese e migliorare la qualità delle produzioni, è possibile fare ricorso all’elenco dei fertilizzanti ammessi dal regolamento;
Rotazione o avvicendamento delle colture – è la chiave inderogabile per la riuscita delle coltivazioni erbacee e orticole. Un decreto del Ministero indica che: tra una coltura e il suo ritorno sullo stesso terreno, ci sia la coltivazione di almeno due cicli di colture diverse, di cui almeno uno composto da leguminose o da un sovescio. Questo va considerato il limite minimo certificabile, sarebbe opportuno diversificare quanto possibile la tipologia di colture, anche per favorire la biodiversità aziendale. La rotazione è poi il principale elemento di controllo delle infestanti integrato da azioni meccaniche e di contenimento e prevenzione verso patologie e parassiti;

Varietà , Protezione e Consociazione
La scelta varietale – ad oggi la ricerca ha prodotto e testato pochissime varietà specifiche per il biologico; è quindi utile basarsi sulle conoscenze tecniche e sull’esperienza di produttori biologici della propria zona, per orientarsi verso varietà che abbiano dimostrato adattabilità al territorio, capacità di competizione con le infestanti e resistenza alle principali avversità. Questa attenzione è oltremodo valida per i nuovi impianti di fruttiferi e colture arboree in genere;
Creazione di siepi e alberature – utili non solo a migliorare il paesaggio ma ad aumentare la biodiversità, quindi la protezione delle colture, dando ospitalità ai predatori naturali dei parassiti e agendo anche da barriera fisica a possibili inquinanti esterni;
La consociazione – non rivoltando il terreno oltre i 25/30 cm e garantendo la rottura degli strati più profondi con attrezzi discissori, cercando sempre di proteggere il suolo, favorendone la stabilità con idonee sistemazioni idrauliche e applicando, ove possibile e soprattutto negli arboreti la copertura vegetale.

Biodinamico:
Agricoltura biodinamica: due parole che implicano un modo di lavorare, osservare, di vivere la terra.
Significato
Agricoltura biodinamica. Due parole che implicano un modo di lavorare, osservare, di vivere la terra. Una filosofia di vita per apprezzare tutta l’armonia di un campo coltivato, il succedersi delle stagioni e del tempo. Con il metodo biodinamico, l’agricoltura è in sintonia con la natura, con la terra e con gli uomini. La concimazione, la coltivazione e l’allevamento sono attuati con modalità che rispettano e promuovono la fertilità e la vitalità del terreno e allo stesso tempo le qualità tipiche delle specie vegetali e animali. Il profondo legame con la natura e il completo rispetto dei suoi ritmi portano, con l’agricoltura biodinamica, ad abolire l’utilizzo di fertilizzanti minerali sintetici e di pesticidi chimici, e a gestire il terreno seguendo i cicli cosmici e lunari.
La base ideale per creare un’unità biodinamica è l’azienda agricola con un allevamento di bestiame. Gli animali costituiscono infatti un elemento importante di questo organismo, fornendo prezioso fertilizzante, da usare dopo il compostaggio per incrementare la vitalità del terreno.
Secondo il metodo biodinamico, la fertilità e la vitalità del terreno devono essere ottenute con mezzi naturali: compost prodotto da concime solido da cortile, materiale vegetale come fertilizzante, rotazioni colturali, lotta antiparassitaria meccanica e pesticidi a base di sostanze minerali e vegetali.
Rendendo vitale la terra ed aumentandone l’attività biologica, le piante crescono in modo naturale, nutrite dall’ecosistema del suolo. La concimazione e la cura del terreno sono quindi finalizzate all’ottenimento e al mantenimento di questo equilibrio. Per informazioni più approfondite potete consultare il sito nazionale di agricoltura biodinamica.

Le forze cosmiche
La parte “Dinamica” del metodo biodinamico mette in evidenza il fatto che le forze terrestri influenzano la crescita delle piante. Wolfgang Schaumann ha dichiarato: “La terra è immersa nelle sfere planetarie del nostro sistema solare e le forze planetarie si imprimono, ad esempio, sulla morfologia delle piante”.
Gli agricoltori biodinamici utilizzano le proprie conoscenze sul piano pratico, scegliendo il momento per seminare e per piantare, per utilizzare varie tecniche di coltura ed effettuare il raccolto in base alle forze cosmiche attive in quel momento (entro i limiti consentiti dalle condizioni climatiche). Questi effetti cosmici sono stati esaminati, tra gli altri, da Maria Thun.
Frutto del lavoro di Maria Thun e collaboratori è il calendario biodinamico delle semine attualmente usato da tutti gli agricoltori biodinamici del mondo.
I pianeti esercitano un’influenza su metalli, rocce, piante, animali e sull’uomo ( i cosiddetti influssi astrali, così denominati dal greco “aster” che significa “stella”). Come il sole contribuisce alla crescita delle piante e la luna, ad esempio, influisce sul contenuto idrico di tutti gli organismi, i pianeti influenzano la terra e i suoi abitanti
L’utilizzo dei preparati cornoletame e cornosilice è un’estensione pratica di queste idee. La loro azione può essere paragonata a quella dell’omeopatia, che agisce sui processi metabolici sia delle piante che del terreno mediante energie trasportate da materiali potenziati. I preparati di Rudolf Stainer non si basano su una saggezza agricola tradizionale. Sono solo il frutto dalle sue indicazioni.

Meli in fiore
Albicocche
Campo di Fragole
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agricoltura biologica e biodinamica
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